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mercoledì 16 novembre 2011

WISHLIST #3: FUR COAT


La pelliccia: grosso tema ampiamente dibattuto nei giorni scorsi, dopo la copertina di Amica con Irina Shayk. La copertina è davvero truce, i creativi avrebbero potuto pensare a qualcosa di meglio, ma io mi chiedo: il tema è stato davvero dibattuto? Secondo me no. 
Ho letto valanghe di insulti e offese, ma dibattito serio e controllato, praticamente inesistente. 
Innanzitutto: dall'inverno scorso la moda ha segnato il ritorno delle pellicce, ma non ho visto lettere indignate a Elle, Marieclaire, Vogue, Grazia, Glamour o Gioia (ma alla fine le pellicce sono state pubblicate su tutte le riviste di settore). Va tutto bene, gli amanti degli animali non si infervorano così tanto, finchè non si scrive un articolo sull'argomento. Quindi la pubblicazione negli editoriali o l'esposizione nelle vetrine delle pellicce va bene, ma un articolo in merito rasenta la blasfemia.

Io ammetto. Sono contro la violenza gratuita sugli animali, di qualunque tipo essa sia. 
Sono inorridita allo zoo di Berlino davanti a un rinoceronte enorme in una gabbia forse 6x4, con il corno consumato a forza di strofinarlo avanti e indietro sulle sbarre della sua prigione, così come mi si stringe il cuore a vedere i video di certe crudeltà quali la vivisezione. 

Ma nel mio ottimismo credo anche che oggi si possano trovare tecniche meno "disumane" per ottenere qualunque tipo di prodotto animale si voglia acquistare, dalla carne del pollo alla pelliccia appunto. Ci siamo nutriti e vestiti di animali da tempi immemori, e come vale per le proteine, (le vegetali non sostituiscono appieno le animali), così anche per le pellicce, non c'è paragone tra faux fur e volpe. 
Ho sorriso, leggendo un commento di una blogger che consigliava a Irina di acquistare un Woolrich se avesse freddo: tale giaccone è imbottito con vera piuma d'oca 100% e ha un collo rifinito in lapin, che è un coniglio. Il vitello, il capretto usati per confezionare borse ed in generale tutti gli accessori in pelle con cui ci vestiamo sono frutto di crudeltà contro gli animali, se per crudeltà intendiamo allevarli in modo coatto e porre fine alla loro vita a nostro piacimento. 

Allora mi chiedo: c'è una violenza di serie A e una di serie B? Perchè nessuno urla "assassino" a chi fa la spesa al supermercato? Perchè nessuno dice "tu puzzi di sangue" perchè si è nutrito di un altro essere vivente? 

La pelliccia, purtroppo, sappiamo tutti da dove viene, e quindi certamente suscita sentimenti forti in chi sostiene la causa animalista. Ma perchè gli stessi sentimenti non vengono suscitati anche da prodotti di multinazionali famose per utilizzare bambini piccolissi per la confezione dei loro prodotti?

Questi sono i temi su cui secondo me si dovrebbe incentrare un dibattito, lascio a voi la parola, liberi di dire quello che pensate, ma gentilmente, senza insulti gratuiti. 





7 commenti:

  1. Linda Elena20/11/11, 14:20

    Ciao Alice,
    il tema è spinoso e non è semplice esprimere un'opinione che venga interpretata nel modo giusto, poiché troppi sono i fondamentalismi dell'una e dell'altra parte. Comunque ci provo, visto che il discorso in qualche modo mi coinvolge direttamente. Come sai sono una grande amante degli animali, in particolare collaboro con diverse volontarie dei canili di mezza Italia, per aiutarle a trovare casa ai tantissimi cani abbandonati (soprattutto anziani) di Roma ma non solo. Ho un cane, forse ne prenderò un altro proveniente da un canile... certo è che, se potessi, li porterei tutti a casa. Però, se da una parte accade questo, dall'altra mangio carne (non molta), porto abiti e accessori in pelle e ho anche qualcosa in pelliccia: una borsa, due cardigan in lana, lapin e mongolia, una mantella in loden bordata in volpe. Nessuno credo sia a favore delle randellate con cui spaccano le teste dei cuccioli di foca; personalmente sono anche contro gli allevamenti, almeno l'animale selvatico si gioca la partita con il cacciatore in una eterna lotta per la vetta della catena alimentare. Però forse una soluzione di potrebbe trovare: se si usassero solo pelli "vintage" (ce ne sono moltissime) e animali malati? Certo, la disponibilità sarebbe inferiore a quella attuale, ma almeno salveremmo animali sani; perché quelli malati o più deboli è la stessa Natura a farli soccombere, usando le madri che rifiutano di alimentare i cuccioli che non hanno chances per farcela da soli.

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  2. Tema decisamente spinoso e di non facile soluzione. Tenterò di dare una mia opinino ne, premettendo due cose: la prima che molto probabilmente ti riferisci a me quando citi la legger che avrebbe consigliato ad Irina l'uso di un giaccone Woolrich al pisto della pelliccia..e a tal proposito dico che non ero a conoscenza del fatto che anche questo capo contenesse al suo interno parti in pelliccia. La seconda premessa e' che amo moltissimo gli animali, speso più degli umani, e ne ho cinque che scorrazzano per casa...non riesco a tollerare i maltrattamenti agi animali e tutte quelle pratiche che provocano loro sofferenza e che potrebbero essere evitate. Spero vivamente che nel 2011 l'essere umano si decida a rispettare gli animalli e che, magari, si inizi anche da questo. Nn sono certo una Santa, anch'io mangio carne , ma almeno dove posso (ad esempio la pelliccia) evito.

    Alessia

    http://www.thechilicool.com

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  3. @LindaElena: la pensiamo decisamente allo stesso modo!
    @Alessia: è proprio questo il problema: in molti puntano il dito sulle pellicce ma poi indossano capi ed accessori che sono tutt'altro che cruelty free. Basti pensare ai cosmetici, quelli dei maggiori marchi sono testati sugli animali. Quello che vorrei leggere in giro, in generale, sarebbe più dibattito, più informazione, e meno sparate.

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  4. hai perfettamente ragione, la violenza contro gli animali non si fa solo con le pellicce, ma ci sono tantissime altre cose che passano spesso inosservate...non si tratta solo della volpe, ma anche della pelle delle borse o delle bistecche che mangiamo....in ogni caso c'è modo e modo di ottenere questi prodotti, evitando magari di comprare carne di allevamenti intesivi. sulle pellicce, ammetto che esteticamente mi piacciono molto, ma piuttosto che comprarla vera, preferisco rinunciare ;) meglio quelle ecologiche, ce ne sono alcune sintetiche altrettanto morbibe e calde :)

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  5. penso che la frase " perchè non urlare dell'assassino a chi fa la spesa al supermercato " sia priva di senso
    l'uomo è un animale onnivoro e mangiare carne è necessario per garantire l'adeguato apporto di nutrienti al nostro organismo...
    utilizzare il pellame di animali destinati al nutrimento dell'uomo può più o meno dar fastidio ma non ci trovo nulla di strano .
    scuoiare decine e decine di piccoli animaletti il più delle volte vivi ( ci sono centinaia di video che illustrano la brutale procedura) per ricavarne una pelliccia trovo che sia spietato e assolutamente disumano ( o forse troppo umano considerando di che pasta siamo fatti...boh!)
    il punto è ...fino a che punto siamo disposti ad abbassarci per APPARIRE ALLA MODA?
    hai ragione ad affermare che c'è molta ipocrisia in giro e che molta gente si è scaldata tanto per una copertina lasciando stare le altre riviste...
    hai ragione anche quando affermi che nessuno si mobilita per problemi molto gravi come il lavoro minorile
    però credo che questa sia una problematica che non può passare sottosilenzio...oltre alla cattiveria nei confronti degli animali parliamo anche di traffici e allevamenti loschi e irrispettosi
    oddio sono stata prolissa...mi spiace
    un bacio , complimenti per il blog e per aver chiesto un parere a tutte noi...
    federica

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  6. Ciao Federica, le mie frasi erano delle provovazioni, per poter accendere il dibattito. Come dici tu è giusto che se ne parli. :)

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  7. Sono assolutamente d'accordo con te Ali, anzi saro più incisiva dicendo che sposo senza riserve la tua opinione riguardo al tema, fermo restando che io nn sono un'animalista, io sono un'esteta. Anche io disapprovo le torture sugli animali, ma di fronte a certe creazioni che assumono il valore di opera d'arte, io accantono ogni genere di protesta socio-animalista. D'altro canto, sono assolutamente contro quella produzione di massa di capi di abbigliamento di medio o basso livello che utilizzano appunto Le pellicce, in quanto in quel caso il mezzo nn giustifica il fine, con un basso budget ci si applica alla ricerca del bello e della ricercatezza, ma il risultato è uccidere degli animali x creare un prodotto mediocre destinato a un mercato di notevoli dimensioni che risponde alle esigenze di tanti, xche in fondo chi si scandalizza x un collo in lapin? Questa è la mia opinione. A mio avviso la maggior parte degli animalisti sono degli ipocriti; quando si sposa una filosofia del genere invece si dovrebbe essere integralisti.

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