L'evento è stato sponsorizzato da diversi brands, di fashion (Pimkie, Zuiki, Liu-Jo Luxury, Canadiens ed i portali Italian Beauty e Chicisimo), bellezza (Aveda) e dal Milano Fashion Institute, che in veste di ex allieva mi ha invitato a partecipare all'evento, che voglio raccontarvi così come l'ho vissuto, un po' da outsider!
Il momento più "impegnato" è stato quello della presentazione del portale ItalianBeautyAvenue che da Treviso volgerà il proprio sguardo al mercato dell'est europeo, offrendo attraverso diversi canali dedicati, la possibilità al consumatore di informarsi e fare network, oltre che di acquistare. I capi, a differenza di quanto succede per piattaforme in stile yoox, saranno delle collezioni in corso, e non stock di quelle passate, e vi sarà anche un'area dedicata agli operatore del settore. Dai primi di luglio su questa pagina potrete fare shopping in italiano, inglese o russo.
Come tutte le "prime volte" le cose potevano essere organizzate meglio: coda disordinata al trucco e parrucco e caccia ai pezzi per creare un outfit. Bravissima e gentilissima Veronica Caputo che ha fatto ordine e coccolato tutte le ragazze con grandi sorrisi (e con i macarons di Laduree)! Alla fine tutto è filato liscio e tutte, o quasi, sono riuscite a fare i loro scatti.
Photo curtesy of Chiara Deanna LovingChiaraDeanna |
photo curtesy of Sarah Chic Neverland |
Quando si può ritenere di essere un blogger a livello professionale?
Qual'è la preparazione che deve avere un blogger per poter parlare in modo competente ed efficace del fashion biz?
Il mio parere personale è che al di là del numero di sostenitori, che si possono raccogliere anche a colpi di giveaway, ma che spesso non sono realmente interessati ai contenuti, quello che conta è proprio quello di cui si parla, e del modo in cui lo si dice. E' bello scoprire su un blog una notizia che gli altri hanno snobbato, un brand sconosciuto o di nicchia, magari un evento di cui non si era a conoscenza. Oppure un parere obiettivo, andando oltre l'idea che ciò che è di moda debba piacere per forza (di assurdità nella moda se ne vedono parecchie)!
Molti bloggers credono di influenzare le mode, invece sono semplici oggetti del marketing delle aziende, che li utilizzano per rendere i propri prodotti più appetibili.Ben venga per chi fa questa scelta consapevolmente. Io personalmente preferisco chi comunque continua a "metterci del proprio" dicendo no alle collaborazioni che non rispecchiano il proprio stile.
Il mio parere personale è che al di là del numero di sostenitori, che si possono raccogliere anche a colpi di giveaway, ma che spesso non sono realmente interessati ai contenuti, quello che conta è proprio quello di cui si parla, e del modo in cui lo si dice. E' bello scoprire su un blog una notizia che gli altri hanno snobbato, un brand sconosciuto o di nicchia, magari un evento di cui non si era a conoscenza. Oppure un parere obiettivo, andando oltre l'idea che ciò che è di moda debba piacere per forza (di assurdità nella moda se ne vedono parecchie)!
Molti bloggers credono di influenzare le mode, invece sono semplici oggetti del marketing delle aziende, che li utilizzano per rendere i propri prodotti più appetibili.Ben venga per chi fa questa scelta consapevolmente. Io personalmente preferisco chi comunque continua a "metterci del proprio" dicendo no alle collaborazioni che non rispecchiano il proprio stile.
E' proprio partendo da questa riflessione che ho deciso di chiedere alle ragazze che hanno partecipato cosa ne pensino riguardo a questo argomento, e cosa (e come) vogliono comunicare attraverso i loro blog e le loro fotografie.
Presto avrete l'opinione delle altre ragazze... Per leggere i commenti e vedere gli scatti di questa due giorni vi lascio la lista completa dei partecipanti!