Era un po' che avevo voglia di inaugurare questa rubrica sulle vetrine, che ci mostrano i mood e i pezzi top dei brand. In questo post trovate tutte le vetrine che erano installate a Milano il 1 marzo, subito dopo quindi la settimana della moda. Siamo in piena primavera per quanto riguarda la moda, e presto (solitamente da aprile/maggio) troveranno spazio le precollezioni autunnali.
Ho fatto parecchia fatica per mettere insieme questo post, ma finalmente è online. Premetto che le foto sono state tutte scattate da me, ma che purtroppo, per motivi a me oscuri di caricamento attraverso tinypic, alcune hanno perso risoluzione... cercherò di sistemare la cosa in questi giorni.
Vi lascio qualche commento sulla mia percezione, ditemi la vostra!
Marras: vetrina un po' scontata, con una stampa di fiori di ciliegio che ha uno sviluppo in tridimensionale. "Floreale in primavera? Avanguardia pura" cit.
Lanvin: in questo spazio angusto è davvero carina l'idea del carillon, anche se le vetrine della boutique di Parigi sono tra le più belle che io abbia mai visto, e meriterebbero.
Blumarine: una struttura nei colori dei capi, diversa in ogni vetrina, richiama le geometrie degli interni. Niente di che.
Hermes: grossa delusione, solitamente il brand propone vetrine giocose, con un guizzo creativo particolare. In questo caso solo una stampa lenticolare che cambia in base al punto di vista, ma già vista in altri contesti e soprattutto poco comunicativa in questo caso.
Dolce e Gabbana: niente manichini, solo prodotto presentato su un set "casalingo". Richiama fortemente l'italianità del brand spingendo l'immaginazione nei luoghi della campagna adv.
Tod's: omaggio alla notte degli Oscar di fine febbraio. meravigliosi gli oggetti completamente in pelle, rifiniti in modo egregio.
Prada: mi piace da impazzire la luce e l'accostamento di materiali e colori in queste vetrine, un po' meno la shilouette dell'auto per quanto riguarda la vetrina donna, la vedo un po' forzata a causa della mancanza di profondità e degli alzascarpe. Mi piace invece nella versione uomo.
Fay: anche qui l'auto sportiva, ma in questo caso si trasforma in una seduta vera a propria. Decisamente più convincente
Fendi: Un pavè tipo vicolo e le immagini di campagna come fossero manifesti rovinati. Si perde completamente il lusso del brand.
Miu Miu: non mi piace e il significato mi è oscuro.
Chanel: ripende la scenografia di sfilata, ma ne perde completamente il fascino e la suggestione.
Moschino: non tradisce il proprio spirito ironico. Mi piace tantissimo e non credo abbia bisogno di essere spiegata!
Roger Vivier: piccola chicca con una installazione grafica d'effetto.
Gucci: la greca dorata fa da cornice alla campagna adv e ai capi spettacolari che abbiamo visto in tutti gli editoriali di stagione, Vogue in primis. Molto potente.
Valentino: anche per questo brand tornano le immagini di campagna (stupende), che chiudono la vetrina lasciando spiragli per sbirciare nel nuovo flagship store, con un gioco di slittamento dei pannelli che crea movimento.
Versace: di nuovo campagna pubblicitaria, qui il gioco di specchi regala l'effetto "sirena sott'acqua".
Dior: una ragazza un po' impertinente se ne sta seduta su un bancone, con la sua borsa sullo sgabello... aspetta le amiche o il fidanzato?
Louis Vuitton: è proprio una ciliegina sulla torta! Geniale.
Burberry: una installazione geometrica e colorata riempie bene senza appesantire questa vetrina enorme.
Dodo: troppo carino l'arredo urbano mignon rosa e panna.
Larusmiani: il salotto buono
Bottega Veneta: una vetrina nella vetrina, con tanto di passante e cane. Ma voi non notate nulla di strano?
Hogan: bella l'idea delle cornici, ma non su quel fondo a listelli in legno con una sovrapposizione di arancione e rosso... è talmente confusa che mi viene mal di testa.
Aspesi: last but not least è la più bella. E' fresca, ironica, divertente e curata nella realizzazione!